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Progetto marketing inbound: scopri se hai le risorse interne per farlo fruttare

di Francesco Altavilla - 21 dicembre 2021

In quali casi si può dire che l’azienda sia pronta per un progetto di marketing inbound? Di quali professionalità ha bisogno e cosa, invece, può essere esternalizzato?

Il fatto che alcuni tasselli del progetto di inbound marketing vengano affidati ad agenzie e/o professionisti esterni è del tutto normale: ciò a cui l’azienda deve tendere è un corretto bilanciamento tra competenze interne e outsourcing, per far sì che il valore delle opportunità commerciali generate superi i costi complessivi del progetto, massimizzando il ROI.  

 

Progetto marketing inbound: quali le professionalità necessarie? 

Dal punto di vista dell’azienda, c’è solo una professionalità che non può mancare in un progetto di marketing inbound: il marketing manager, la figura con forti competenze strategiche e capacità di integrare il progetto di marketing inbound all’interno di una visione più ampia relativa al posizionamento del brand, dei suoi prodotti e servizi. Il marketing manager deve comprendere la necessità di attivare un piano di inbound e, a seconda delle risorse a sua disposizione, può decidere se occuparsene internamente o ricorrere all’outsourcing, che a sua volta può essere totale o parziale.  

È necessario poi avvalersi delle competenze di una figura altamente specializzata nella piattaforma tecnologica: il marketing automation specialist. Benché il suo ruolo sia indispensabile, proprio in virtù delle skill tecniche che deve possedere può essere esternalizzato. Il suo compito è l’impostazione e il presidio della piattaforma sulla base degli obiettivi strategici, l’attivazione dei workflow, la gestione delle attività di nurturing e, cosa tutt’altro che secondaria, l’eventuale integrazione con CRM e applicazioni aziendali per l’automazione delle azioni sia di marketing, sia –successivamente– commerciali. 

Una terza figura necessaria è lo specialista ADV  che spesso coincide con il social media manager –, che si occupa delle campagne a pagamento, dall’impostazione fino all’adeguamento continuo in funzione dei risultati ottenuti e degli obiettivi da perseguire. La competenza è molto utile perché in un progetto di inbound marketing è insito un lavoro di awareness di medio e lungo periodo che coinvolge sia aspetti strategici sia tattici.  

Per quanto concerne, infine, i contenuti, l’azienda dovrebbe prevedere per la riuscita dei suoi progetti di marketing inbound anche un content manager con forti competenze SEO, che si occupi dei piani editoriali, della strategia e della messa in produzione dei contenuti, del posizionamento e dell’analisi dei trend e relative parole chiave. Il content manager a sua volta dovrà affidare la produzione materiale dei contenuti, spesso molto specifici per temi o formati, a freelance. Il pro in questo caso di dare in outsourcing la strategia contenuti, ingaggiando un content manager esterno, è di poter affidare in blocco anche la produzione di tutti i contenuti.  

 

Progetto di marketing inbound: perché conviene l’outsourcing 

Le molte professionalità coinvolte ‘alimentano’ il fiorente mercato dell’outsourcing. Il motivo è tangibile: un’agenzia dedicata non solo mette a disposizione dell’azienda tutte le competenze necessarie, comprese quelle grafiche, di gestione e di produzione di contenuti, ma anche l’esperienza su decine e decine di progetti, moltiplicando le probabilità di successo.  

Va però aggiunto un aspetto importante: il marketing manager dell’azienda si aspetta nell’agenzia un partner strategico, non solo l’esecutore di un progetto impostato e definito. Mentre l’impresa può avere al suo interno solo figure e competenze strategiche, la complessità sta nel trovare un’agenzia che sommi quelle tecniche, fondamentali per mettere a terra concetti e obiettivi tutt’altro che banali, a quelle puramente strategiche, che servono per armonizzare svariati canali e attività indirizzandole verso gli obiettivi dell’azienda.  

Nella scelta del fornitore, l’aspetto più importante da valutare è il numero di progetti gestiti con successo, perché solo l’esperienza permette di comprendere al meglio la visione strategica delle aziende e, soprattutto, tradurla in piani e azioni efficaci.  

Ciò premesso, l’outsourcing rappresenta una scelta vincente, poiché mette a disposizione dei marketing manager professionalità e competenze verticali e specialistiche quali:  

  • Content Manager: gli specialisti che si occupano di impostazione e pianificazione dei contenuti sui molteplici canali di un piano inbound, verificandone la rispondenza agli obiettivi prefissi; 
  • Digital Strategist: figura strategica chiave, che si occupa di tradurre gli obiettivi dell’azienda in una strategia inbound multicanale ed efficace; 
  • Giornalisti / Copywriter: specialisti di dominio e di comunicazione;  
  • Grafici e Video Maker: specialisti verticali per determinati tipi di contenuto;  
  • Marketing Automation Specialist: imposta la piattaforma e verifica che tutte le attività di nurturing vadano nei tempi giusti e con le modalità corrette; 
  • Project Manager: figura di coordinamento tra i vari specialist del progetto, ha la responsabilità di rispettare tempi e costi del progetto, indirizzandolo verso gli obiettivi definiti; 
  • Social Media Manager e ADV: figura centrale per il successo delle campagne di social marketing e ADV; 
  • SEO Specialist: una figura cardine per il successo dei contenuti e il posizionamento del brand nelle gerarchie dei motori di ricerca. 

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